Dott.ssa Selene Buso
Psicologa clinica e dello sviluppo
L’incontro con la sofferenza mette sempre un po’ in discussione le nostre certezze rispetto a cosa significhi il dolore, a come ci sto in quel dolore, se ci riesco a stare o in che modalità posso mettermi in pausa rispetto a quella sensazione di confusione e impotenza che mi fa stare male.
Credo che sia inevitabile una ridefinizione dei propri confini di fronte alla sofferenza, sia di chi è in ascolto e sia di chi con grande coraggio mostra le sue ferite e in analisi ci chiede aiuto nel dare un nome a qualcosa che non riconosce, o per lo meno non riconosce più in quel momento.
È una sensazione di scacco, di vuoto e solitudine e attorno la vita continua a scorrere, non si ferma ad aspettare che tu faccia i conti con il tuo dolore, sembra non rispettare i tuoi tempi, ed è naturale, è proprio l’inevitabile continuità della vita che si scontra di fronte al cambiamento con cui non sempre si è pronti a farci i conti e allora ci si chiude e ciò causa sofferenza.
Servizi
Mi occupo della presa in carico di bambini, adolescenti, adulti, famiglie e coppie
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Riscoprirsi
La scoperta della propria soggettività è il risultato di un costante conflitto tra l’esigenza di affermare il nostro equilibrio e il nostro bisogno di divenire, di trasformarci, integrando nuovi modi di essere a ciò che siamo stati fino ad ora.
Per poter lavorare in funzione del cambiamento occorre riuscire a tollerare anche questa sensazione di confusione e incertezza e la stanza d’analisi diventa uno spazio in cui, insieme, si concorre alla costruzione e alla creazione di nuove soluzioni e significati, avendo presente che la patologia, il sintomo con cui si arriva a chiedere aiuto perché “sto male”, “cosi non posso più andare avanti”, è per quel soggetto la soluzione che ha trovato per stare al mondo.
Entrare in relazione
La relazione terapeutica è essa stessa parte del processo, un processo che è il risultato di due o più soggettività che si incontrano, in cui la trasformazione, e quindi il divenire non è mai opera di una sola parte ma è creazione di un qualcosa che coinvolge tutte le parti.
La stanza d’analisi è uno spazio di incontro tra menti, la soggettività di ciascun individuo si scopre nella relazione con l’altro.
“Tutte le relazioni in quanto interazioni sono complesse.
L’interazione tra analista e paziente lo è certamente. Ha però il vantaggio di esistere proprio per capire come e perché l’interazione assume quei toni o prende quelle strade.
Non è questione di insight ma di presenza a quello che sta succedendo tra analista e paziente.”
M. Minolli
Servizi
Consultazione
Un dispositivo di intervento psicologico che offre l’opportunità di una ricerca di senso della propria sofferenza davanti al cambiamento
Aree di intervento
L’obiettivo è di riuscire a costruire un percorso insieme al paziente, alla famiglia o alla coppia
Bambino
Accogliere le emozioni dei bambini come prezioso strumento di narrazione di sé
Adulto
Aprirsi verso un apprendimento di sé, promuovendo uno spazio di lettura diverso della propria sofferenza
Competenze genitoriali
Scoprire dentro se stessi le risorse e gli strumenti per crearsi il proprio essere genitore, unico e speciale
Psicologia di coppia
Favorire il confronto e la comunicazione tra partner, cercando di recuperare gli elementi di quella iniziale relazione che li aveva visti diventare coppia
Sport
Un risorsa come canale di espressione di sé in relazione alle proprie risorse e fragilità, anche in rapporto con l’altro
Incontro
Il processo terapeutico è sempre un incontro tra due o più soggettività che co-costruiscono una relazione e creano nuovi significati.
Formazione
La mia formazione è in continua crescita grazie ai contributi teorici e ai contesti lavorativi in cui ho la possibilità di confrontarmi con realtà diverse.
Ascolto
Un ascolto accogliente, non giudicante e rispettoso nei confronti di ciò che il soggetto porta all’interno della nostra relazione terapeutica.
Curiosità
Curiosità per la vita, per le persone, per il significato che ciascuno da al proprio ruolo e per il proprio modo di pensarsi e guardarsi.